Ghibellinando

La mezzadria di collina

6^ stazione

La mezzadria di collina

Osservare le case rurali in ordine sparso lungo i fianchi della collina che costeggia la valle, in cui scorre il fiume Borra ci da la misura di come venisse in passato ripartito la superficie da coltivare al mezzadro, ovvero a colui che per conto del proprietario si prendeva cura del fondo e guadagnava talvolta in misura equanime i frutti del raccolto assieme allo stesso proprietario. Ogni area geografica generalmente aveva le sue regole ed il frutto del lavoro era commisurato alla capacità di produzione e alla facilità di poter coltivare le terre; in questo angolo della Toscana ad ogni fondo corrispondeva una parte di bosco e una parte di terre olivate o a vigneto sulle quali spesso si coltivano abbinati anche frutti e orti.

Oggi merita apprezzare cosa rimane del sistema passato e riuscire a cogliere dove la fatica dell’uomo contadino sia ancora presente a conservare il paesaggio rurale di un tempo: in quest’area vi è indubbio comunque che la quota di bosco/foresta era sicuramente superiore a quella delle terre ulivate, e i pochi che godevano di fondi con ottima esposizione e giacitura si arricchivano maggiormente dalla produzione dell’olio e dalla coltivazione di orti e frutti.